sabato 12 dicembre 2015

Nuzzi e Fittipaldi: Penne Libere!"

Nuzzi e Fittipaldi: Penne Libere
“La consulta del VCO per la laicità delle istituzioni conferisce ai due autori un riconoscimento dedicato alla memoria di Antonietta Dessolis, per le loro coraggiose inchieste sul Vatileaks”
                                      
La Consulta del VCO per le Istituzioni  sceglierà ogni anno autori di opere giornalistiche o di inchiesta, ai quali verrà riconosciuto il titolo di “Penne Libere”.
Un riconoscimento (simbolico: una lettera/pergamena inviata agli autori) dedicato alla memoria di Antonietta Dessolis, apprezzata militante laica e per i diritti civili, a lungo referente della Associazione UAAR per il VCO e cofondatrice della nostra Consulta.
Per l’anno 2015 gli autori a cui verrà conferito il riconoscimento sono Gianluigi Nuzzi (autore di “Via Crucis”) ed Emiliano Fittipaldi (autore di “Avarizia”).
Scelti per le loro coraggiose inchieste sulle finanze e spese del Vaticano.
Inchieste che testimoniano  l’impegno a tenere informata la popolazione su temi in cui ben pochi colleghi osano avventurarsi. Il processo presso il Tribunale Vaticano in cui i due giornalisti sono occorsi ci pare una esplicita minaccia contro la libertà di stampa. Oltre 110 deputati di diversi gruppi  hanno sottoscritto un appello, preoccupati per il procedimento in corso e per il rischio che non vengano garantiti sufficienti diritti di difesa. Migliaia di persone hanno sottoscritto la petizione Online “NoInquisizione” (su www.change.org) chiedendo che vengano ritirate le accuse, in quello che appare a molti  come un processo medioevale.
Un altro aspetto ci preme sottolineare. Molte persone sperano in un nuovo corso che porti al rinnovamento ed alla riforma della Chiesa Cattolica, sotto la guida di Bergoglio. Ma nessun cambiamento e riforma, avviene se non nella totale trasparenza. Se una istituzione o un ente, religioso o civile, volesse apparire credibile, dovrebbe proporsi come  “casa di vetro”.
Nuzzi e Fittipaldi andrebbero dunque ringraziati per l’opera di informazione svolta.
Purtroppo caratteristica prettamente italica è una schiacciante preponderanza mediatica della Chiesa Cattolica: a fronte di voci atee, agnostiche, laiche o dei culti minoritari, quasi silenziate. Tale caratteristica è allo stesso tempo causa ed effetto dello strapotere clericale nella politica, con le conseguenze note in materia di diritti civili (dalla arretratezza nel riconoscere le coppie omosessuali, o al tabù che impedisce la legalizzazione della eutanasia, o ancora alla anacronistica pretesa di esporre simboli religiosi nelle scuole pubbliche).

Nessun commento:

Posta un commento