venerdì 8 ottobre 2010

Comunicato stampa

Lettera a tutte le scuole del VCO per un anno scolastico senza discriminazioni su base religiosa
“E` precisa volontà della scrivente associazione fare in modo che, nell’anno scolastico 2010/2011 l’attività didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica sia garantita a tutti coloro che l’hanno richiesta, e senza alcun tipo di discriminazione.”
Così inizia la lettera della Consulta laica del VCO inviata a tutte le scuole della nostra provincia
«L’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato, per due ore la settimana a partire dai tre anni di età, non è cosa da democrazia liberale». Ad esprimere questo semplice concetto il coordinatore della Consulta che ha fatto propria l'iniziativa dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e continua: «Ma a questo si aggiungono ulteriori discriminazioni: l’ora alternativa, scelta laica e civile costituzionalmente garantita, viene spesso negata, ostacolata, o tradotta in ripieghi indegni di una scuola moderna.»
L’UAAR ha recentemente ottenuto una importante vittoria legale: il 30 luglio scorso, il Tribunale di Padova ha stabilito che l’attivazione dell’ora alternativa costituisce “un obbligo”, e che la sua mancata attivazione costituisce “un comportamento discriminatorio illegittimo”. Non solo: è stato riconosciuto che la lesione del diritto a non avere l’ora alternativa, configurando discriminazione per causa di religione, comporta una responsabilità risarcitoria in capo alla pubblica amministrazione. Questa ordinanza del Tribunale di Padova, la circolare del ministero dell’istruzione n. 59 del 23/7/2010 (in cui si evidenzia la necessità di assicurare “l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati”), la decisione del Consiglio di Stato 2749/2010 (in cui è stabilito, relativamente all’insegnamento alternativo, che “la sua istituzione deve considerarsi obbligatoria per la scuola” e che di questo il ministero “dovrà necessariamente farsi carico”) rendono conclamato il diritto di ottenere insegnamenti alternativi a quello cattolico.
«E` falso che l’ora alternativa sottragga risorse alla scuola, e che addirittura la sua attivazione causerebbe l’impoverimento dell’offerta formativa. E` vero il contrario» dichiara Jean-Félix Kamba che chiarisce: «I fondi ci sono, stanziati nel bilancio del ministero, occorre solo che i dirigenti scolastici facciano il loro lavoro e il loro dovere, utilizzandoli e nominando supplenti annuali se necessario, e arricchendo così l’offerta formativa. Molte sono le esperienze positive già attivate nelle scuole virtuose, facciamole crescere e conoscere, per una scuola migliore».

L’attivazione di insegnamenti alternativi a quello della religione cattolica è un diritto conclamato e ormai giuridicamente inattaccabile.
saluto cordialmente.
Confidando che la sua testata dia opportuna informazione sull'iniziativa,
Il coordinatore della Consulta Laica del VCO
Jean-Félix Kamba Nzolo  

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