venerdì 20 maggio 2011

NO alla crudeltà della legge Calabrò




Testamento biologico

SULLA MIA VITA SCELGO IO
NO alla crudeltà della legge Calabrò






Se approvato, il testo Calabrò esproprierà il cittadino della possibilità di decidere sulla sua salute e sulla sua vita. E' una battaglia su un principio fondamentale di democrazia: l'autodeterminazione dell'individuo. Siamo intenzionati a non arrenderci all'approvazione di questo testo, che contiene norme palesemente incostituzionali. Se passerà il vaglio della Presidenza della Repubblica, siamo pronti già da ora a raccogliere firme per un referendum abrogativo e appoggiare i ricorsi alla Corte costituzionale.
Il colore scelto per questa campagna che si preannuncia lunga è l'arancione: facciamo girare la voce e coloriamo borse, magliette, cappelli e quant'altro con un pezzo di stoffa arancione.

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Manifesto sul testamento biologico e sul fine-vita
Sulla mia vita scelgo io
No alla crudeltà della legge Calabrò

“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Costituzione, Articolo 32.

Noi associazioni aderenti al Coordinamento Laico Nazionale, siamo portatrici di diverse opzioni filosofiche, esistenziali e confessionali, eppure unite dai seguenti principi e intendimenti:
  • difendere e rispettare l'autodeterminazione terapeutica, diritto soggettivo e perfetto, garantito dall'articolo 32 della Costituzione;
  • difendere la laicità delle Istituzioni, con la consapevolezza che è questa la premessa ineludibile per il rispetto di tutte le molteplici diversità presenti nella società italiana, sempre più plurale: diversità politiche, religiose, etniche, di genere e di orientamento sessuale;
  • difendere i principi della Costituzione e dello stato di diritto.
Fermo restando che tutti hanno diritto alle cure e all'assistenza, l'articolo 32 della Costituzione riconosce ad ogni singola persona il diritto di non curarsi, anche se tale condotta può esporla al rischio della morte.
La volontà espressa dalla persona, doverosamente informata, è il presupposto della stessa liceità del trattamento sanitario, che per sua natura ricomprende anche l'alimentazione e l'idratazione forzata, in quanto presuppone l'intervento di sanitari e della somministrazione di farmaci.
Se alcune cautele sono ovviamente necessarie, esse attengono unicamente alla verifica della reale volontà della persona (testamento biologico) e alle garanzie che essa sia attuata. Il consenso espresso dall'individuo è infatti l'unico presupposto per la liceità dell'attività del medico, al quale non è riconosciuto un generico diritto di curare a prescindere dalla volontà dell'ammalato.
Se il diritto all'autodeterminazione terapeutica viene riconosciuto in maniera indiscutibile a chi è in grado di intendere e di volere, negarlo a chi ha perso queste capacità significa disconoscere il suo essere “una persona”. Significa negare la condizione di individuo a coloro che hanno perso le capacità intellettive e volitive. Significa spogliarli dei loro diritti, calpestare la loro dignità e disconoscere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il solo pensiero che la violenza di un trattamento sanitario possa essere imposto ad una persona anche in presenza d'una esplicita volontà contraria dovrebbe giustamente spaventarci da un lato e, dall'altro, stimolarci alla ribellione civile. E senza dubbio questa violenza va definita come inutile e crudele.
Per questi motivi diciamo no, con fermezza, al ddl Calabrò, con la consapevolezza che la vita del diritto e il diritto a una vita e a un fine-vita autodeterminato s'intrecciano indissolubilmente.

CLN - Associazioni aderenti

AldES - Associazione Laica di Etica Sanitaria
Arcigay Roma
Arcigay Valle d'Aosta
Associazione Azimuth
Associazione Culturale Altrevie
Associazione Culturale Civiltà Laica
Associazione Culturale Itinerari Laici
Associazione Difesa Consumatori e dei Diritti Civili
Associazione Diritti e Torti
Associazione Famiglie Arcobaleno
Associazione Forum Donne Giuriste
Associazione Laicità e Diritti
Associazione La Meridiana
Associazione Libera Uscita
Associazione Per Eluana
Associazione radicale Adelaide Aglietta
Associazione radicale Certi Diritti
Associazione radicale Valdostana "Loris Fortuna"
Associazione Viottoli
Centro di Documentazione, Ricerca e Studi sulla Cultura Laica Piero Calamandrei
Circolo Liberalsocialista "Carlo Rosselli"
Comitato Altavoce
Comitato Laici Trentini
Comitato Piero Gobetti
Consulta di Bioetica
Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Napoletana per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Provincia di Pesaro Urbino per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Triestina per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Valle d'Aosta per la Laicità delle Istituzioni
Consulta Verbano-Cusio-Ossola per la Laicità delle Istituzioni
COOGEN – Coordinamento Genitori Nidi Materne Elementari Medie
Coordinamento Nazionale delle Consulte per la Laicità delle Istituzioni
Coordinamento Torino Pride LGBT
CRIDES - Centro romano d'iniziativa per la difesa dei diritti nella Scuola
Democrazia Laica
Fondazione Critica Liberale
Fondazione Religionsfree
Iniziativa Laica
Liberacittadinanza
Liberi di Decidere
Movimento Radical Socialista
Per l'Umana Stagione
Rete Laica Bologna
Società di Cremazione di Novara
Società di Cremazione di Udine
UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
YWCA/UCDG – Unione Cristiana delle Giovani
Media
Cattolicesimo reale
Cronache Laiche
Italialaica.it
L'Ateo
LucidaMente – Rivista di cultura ed etica civile
No God - Atei per la laicità degli Stati
Non Credo
Quaderni Laici
UAAR Ultimissime
Verità Laica