lunedì 27 dicembre 2010

No alla tortura di stato. Proclamiamo il 9 febbraio “Giornata della libertà di scelta sulla propria vita”

Programma della Manifestazione del 9 febbraio 2011 a Torino
Mercoledì 9 febbraio 2011
ore 17,00 – 18,15
Salone dell’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Cesare Battisti 4bis, Torino

Introduzione di Tullio Monti, Coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Brevi interventi di alcune delle associazioni aderenti all’appello
Intervento del prof. Carlo Augusto Viano, filosofo, Presidente del Centro Studi Piero Calamandrei

Ore 18,15 – 19,00
Fiaccolata dall’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Cesare Battisti 4bis, alla sede della Prefettura, p.zza Castello 201, e, successivamente, alla sede RAI, via Verdi 16.

APPELLO

Per il prossimo 9 febbraio il Governo ha istituito la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. Decisione moralmente mostruosa, poiché offende la memoria di Eluana Englaro, che in quel giorno finalmente vedeva un anno fa rispettata la sua volontà sul proprio corpo. Decisione istituzionalmente irricevibile, poiché ufficializza come “delitto” una sacrosanta sentenza della magistratura. Decisione che infanga la Costituzione, poiché con essa il governo intende addirittura solennizzare la pretesa invereconda che la vita di ogni cittadino, anziché appartenere a chi la vive, sia alla mercé di una maggioranza parlamentare.

Di fronte a questa vergognosa provocazione diventa inevitabile e doveroso che tutta l’Italia democratica e laica, senza eccezioni, proclami il 9 febbraio Giornata nazionale della libera scelta sulla propria vita, onorando così la memoria di Eluana, di Piergiorgio Welby, di Luca Coscioni, e dei tanti altri che oltre alla tragedia della condanna a morte per malattia hanno dovuto affrontare anche la violenza di governi che vogliono costringere i malati alla tortura delle sofferenze terminali.

MicroMega chiede a tutte le associazioni laiche, a tutte le testate giornalistiche e i siti web che si riconoscono nei valori della Costituzione, a tutte le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che sentono il dovere elementare di rispettare e far rispettare la decisione di ciascuno sul proprio fine-vita, di mettersi immediatamente in contatto per organizzare insieme la giornata del 9 febbraio come giornata di libertà e di dignità, attraverso iniziative che si svolgano almeno in tutti i capoluoghi di regione.

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